L’inizio del Triduo Pasquale: significato, rituali e tradizioni - Di Giovanna Santarsiero
Oggi, 17 aprile 2025, finisce il tempo della Quaresima prima della messa serale “Feria Quinta in Cena Domini”, ovvero Giovedì della Cena del Signore, e si da inizio al Triduo Pasquale entrando nel vivo della Settimana Santa. Durante la messa del Cena Domini viene dunque riproposta l’ Ultima Cena di Cristo prima del suo arresto e della condanna a morte.
In Italia, in questa particolare giornata, avvengono diversi riti che fanno riferimento alla tradizione del racconto biblico.
Il primo appunto è legato alla celebrazioni nel pomeriggio di tutte le chiese della messa dedicata appunto all’Ultima cena tra Cristo e i dodici Apostoli, come già detto in precedenza.
Il secondo rituale è la Lavanda dei piedi che viene riproposta durante la celebrazione della messa dove viene rivissuto il momento rivoluzionario e solenne in cui Gesù, tolti i vestiti ed essersi cinto la vita con un asciugamano lava, in un catino riempito di acqua, i piedi dei suoi Apostoli, esempio tangibile dell’esempio che Gesù lascia nei discepoli di generosità verso il prossimo.
Il terzo rito è quello della Reposizione dell’ Eucarestia in un cappella laterale delle chiese, addobbata a festa per ricordare l’istituzione del Sacramento; cappella che sarà meta di devozione e adorazione, per la rimanente sera e per tutto il giorno dopo, finché non iniziano i riti del pomeriggio del Venerdì Santo.
Inizia così il silenzio, le campane tacciono e al termine della messa del Giovedì Santo non vi è saluto, benedizione o congedo, perché è immediatamente seguita dalla processione del Santissimo Sacramento che viene portato solennemente all’altare della reposizione dove resterà fino al termine dell’Azione liturgica del Venerdì santo. Terminata la celebrazione la chiesa viene spogliata e vengono rimosse le tovaglie e i candelabri da ogni altare , tranne quello della reposizione, in segno di lutto per la Passione.
Le tradizioni legate al Triduo Pasquale includono anche processioni, visite ai Sepolcri e la rappresentazione della Passione di Cristo.
A Noicattaro (Bari) si tiene la processione dei Crociferi, che ha inizio con l’accensione del falò sul sagrato della Chiesa della Madonna della Lama; a Procida (Napoli), si svolge la processione dei Dodici Apostoli incappucciati e a Taranto avviene la processione dell’Addolorata, con il simulacro della Vergine che va alla ricerca del figlio tra i vicoli.
A partire dal pomeriggio del Giovedì viene osservata la visita degli “Altari della Reposizione” comunemente detti "Sepolcri". Nelle Chiese vengono allestiti altari con vasi di semi di grano germogliati, fiori e luci che confluiscono nell’Eucarestia e così per tutta sera del giovedì Santo si fa il giro delle chiese, almeno tre, per raccogliersi in preghiera.
Nella notte fra il sabato e la domenica ci sarà la Veglia pasquale, una messa solenne che celebra la Risurrezione di Gesù. Poiché celebra la vittoria sul peccato e sulla morte da parte di Gesù, è la celebrazione più importante dell’anno liturgico.
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