𝕃𝕒 𝕟𝕠𝕥𝕥𝕖 𝕞𝕒𝕘𝕚𝕔𝕒 𝕕𝕚 𝕊𝕚𝕕𝕦𝕤 - di Giovanna Santarsiero


 

Nelle galassie c’è aria di festa, è infatti in arrivo l’occasione più importante dell’anno: la notte di San Lorenzo!

Non tutti gli esseri umani sanno che per una stella è un momento importante in quanto lascia andare una parte di sé che attraverserà il cielo per poter esaudire, nei limiti del possibile, solo i desideri chiesti con il cuore e che ha senso realizzare. Riuscire a scegliere quelli giusti e fare il possibile per riuscire ad esaudirli è la dimostrazione da dare a sé stessa e alla Galassia di essere una stella degna di nota e di poter aumentare di livello nella gerarchia celestiale.

Fra tutte le stelle della Galassia, c’è Sidus, una giovane stella che trepidante si sta preparando alla sua prima attraversata, che scambia due chiacchiere con la sua amica Light, più grande di lei, e che le racconta le emozioni che aveva provato l’anno precedente, durante la sua prima attraversata.

«Ero davvero molto emozionata. Ricordo perfettamente le emozioni che provai poco prima di lasciare una parte di me scivolare giù per esaudire il desiderio che avevo ascoltato!»

Sidus ascolta con attenzione perché vuole capire come fare per non sbagliare nella valutazione dei vari desideri che provengono dalla Terra.

«Come hai capito che si trattava del desiderio giusto?» chiede allora, per ottenere la risposta che più le preme sapere.

«Beh è molto semplice, senti un’emozione forte dentro di te che ti fa provare un calore così forte da non riuscire a contenerlo»

«Ah, è così che funziona?» chiede dubbiosa Sidus.

«Si Sidus, è così che funziona!» risponde Light «Ora vado ma tu stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene!» conclude e va via lasciando Sidus lì, sola e immersa in mille domande.

“Come si fa a capire quando fa così caldo da non riuscire a trattenerlo?” pensa fra sé “Probabilmente avviene in automatico!”

Pensa e ripensa si è fatta sera sulla Terra e così si avvicina il momento tanto atteso per tutte le stelle, ma in particolar modo per le Novelle.

Star, la Stella Maggiore si presenta davanti a tutte loro per incoraggiarle e dare via alla notte di San Lorenzo.

«Allora Stelle siete pronte a compiere il vostro compito?» chiede.

«Si!» affermano tutte le stelle trepidanti e attente.

«Benissimo. Come sapete, dovete essere in grado di percepire le emozioni che provengono dal pianeta Terra quando verranno espressi i desideri e capire bene quali di essi vale la pena realizzare e quali no. Chiaramente noi daremo la luce della speranza che, attraversando il cielo, sarà per loro una risposta positiva che confermerà la ricezione da parte dell’Universo di quel desiderio che a sua volta s’impegnerà a realizzarlo. Chiaramente non è scontato che si realizzi immediatamente e non è nemmeno pensabile che lo sarà in futuro. Noi cercheremo solo di dare un cenno, una carezza per far sì che quel cuore venga ascoltato» e continua «Novelle, voi preparatevi a questa esperienza indimenticabile che resterà impressa per sempre nei vostri ricordi! Detto ciò, amiche Stelle, andate e fate del vostro meglio!»

Parte un applauso da parte di tutte le stelle al discorso appena terminato dalla Stella Maggiore, che funge anche da incoraggiamento a tutte loro.

Pochi istanti e tutte si posizionano alte nel cielo in attesa di ricevere i vari desideri provenienti da quel pianeta pieno di vita e speranze.

Il tempo passa e per un po’ non si sente nulla.

Sidus, in un piccolo pezzo di cielo, è molto agitata e sente il battito del suo cuore accelerato.

“Ce la farò?” pensa e ripensa “Non voglio fallire! Mi sono preparata così tanto per questa notte speciale e voglio sorprendere tutti, ma soprattutto me stessa”.

Questi sono i pensieri che affollano la sua mente quando, all’improvviso, come un’eco, sente un suono che si fa sempre più chiaro tanto da essere udibile come una voce.

«Vorrei tanto che domani al mare non mi scottassi!»

È un desiderio in arrivo per le stelle. Sidus si illumina solo un po’ per poi affievolirsi, nessuna forte emozione.

“No, non è un desiderio da poter realizzare!” dice a se stessa convinta e così il desiderio svanisce nel vuoto.

«Vorrei che per il mio compleanno, fra i regali, trovassi il vestito dei miei sogni!»

A Sidus anche questo desiderio non sembra essere così speciale seppur tanto sentito da parte di chi lo ha espresso.

Cosa fare?

Mentre si pone la domanda un’altra stella Novella s’illumina a tal punto da rilasciare una parte di sé.

Sidus guarda con stupore cosa accade quando il desiderio colpisce il cuore e non si riesce a fare altro che realizzarlo. Immagina la forte emozione provata dalla sua amica stella con un sorriso.

Il tempo passa e i desideri diventano sempre più numerosi ma, nessuno di essi sembra colpire il cuore di Sidus che inizia a chiedersi “Arriverà il mio desiderio o la Notte di San Lorenzo passerà senza che io possa concludere nulla?”

La piccola stella inizia a preoccuparsi e così cerca di cogliere ogni singolo messaggio inviato al cielo nella speranza di trovare quello che avrebbe acceso la luce dentro di lei provocandole una forte emozione.

Proprio quando le speranze stanno per affievolirsi, all’improvviso, Sidus sente una vocina dolce e gentile, quella di un bambino.

«Stelle del cielo, così luminose e belle, voi che avete il potere di ascoltare i desideri del mondo udite il mio. Vorrei tanto che qui, in questo paese dimenticato da tutti, in cui i cieli brillano di spari e la terra si solleva in nuvole di polvere a causa  delle bombe, anche solo per un momento, i bambini potessero vivere un momento di pura spensieratezza e dimenticare, anche solo per un po’, il dolore della guerra!»

Sidus ascolta ogni parola pronunciata da quel bambino che genera lacrime di compassione.

“Come può un bambino vivere quest’atrocità?” pensa e chiede a se stessa, e forse anche all’Universo.

“I bambini dovrebbero solo giocare e vivere spensierati la loro vita, godendo dei genitori e condividendo tempo con gli amici. Non subire la cattiveria umana che spazza via sogni, speranze e gioie dai loro volti. Devo aiutare questo bambino così puro e altruista!”

Sidus magicamente sente dentro di sé un’emozione tanto forte da farla illuminare sempre di più.

“Ora capisco cosa mi diceva Light!” pensa mentre sente un calore così forte dentro il suo cuore da non poterlo fermare. Tutto diventa luminoso, la luce che emana è così forte da vedere davanti ai suoi occhi solo un bianco intenso, che illumina tutto il cielo buio intorno a lei. In quel momento una parte di sé si stacca e inizia l’attraversata.

La parte di Sidus, guidata dal suo cuore e dai suoi occhi, si dirige verso il cielo di quel paese distrutto dalla guerra. Mentre viaggia verso la Terra pensa che certamente una stella non può da sola fermare una guerra che l’essere umano conduce, ma sa bene che un sorriso vero può, proprio come una stella, illuminare anche il buio più pesto.

Arrivata lì Sidus, attraverso la parte di sé scivolata giù, scorge un bambino biondo dagli occhi celesti che guarda il cielo. Allora con un soffio riempie di polvere di stelle alcuni alberi rimasti lì in piedi fra le macerie e li fa fiorire e nell’aria fa volteggiare petali di stelle come se stessero danzando. Nell’aria si sente una melodia dolce e rilassante capace di calmare anche i cuori più impauriti. I bambini lì presenti guardano,dapprima ammutoliti, quello spettacolo mai visto prima e piano, piano, sorrisi e risate si fanno spazio nel silenzio della notte.

Il bambino dai capelli dorati si alza incredulo e con i suoi occhi azzurri guarda verso il cielo. Sidus allora parla al bambino.

«Come ti chiami?»

«Mi chiamo Can, ma tu chi sei? Dove sei?» chiede sorpreso.

«Sono Sidus, una stella cadente. Il tuo desiderio ha varcato l’atmosfera ed è arrivato a me. Il tuo altruismo e la tua purezza mi hanno toccato il cuore!»

«Una stella cadente. Allora esisti davvero?»

«Certo Can, io esisto!»

«Grazie per avermi ascoltato!» dice il bambino.

«Grazie a te per avere ancora la voglia nel tuo cuore di sperare e amare. Io non posso fermare la guerra e forse, con questo mio spettacolo magico, non potrò nemmeno cancellare il dolore dai vostri cuori, ma posso regalare a tutti voi bambini un sorriso luminoso più del buio sperando che in voi la speranza non si spenga mai!»

«Grazie Sidus. Con il tuo spettacolo abbiamo tutti riso e ci siamo distratti per un po’. Da questa notte so che l’Universo ci ascolta e che non perderò mai la speranza e la voglia di esprimere un desiderio!»

Sidus soddisfatta, saluta il piccolo Can.

Il bambino la guarda allontanarsi, stupito e felice di sapere che Sidus dall’alto avrebbe sempre vegliato su di lui e mentre la stella sale nel cielo esprime anche lei, a sua volta, un desiderio che spera possa arrivare all’Universo.

«Universo, tu che sei così immenso, proteggi Can e i suoi amici da questa guerra e dona loro la possibilità di poter vivere una vita serena come quella di tutti i bambini del mondo».

Sidus ha superato la sua prova dimostrando di aver colto un desiderio puro che in parte ha anche realizzato. Viene eletta da Star come una stella del firmamento che continua tutte le notti a brillare per Can che, a sua volta, dalla Terra continua a guardare Sidus grato per averlo ascoltato, anche quando, qualche anno dopo, grazie al desiderio della stella, la guerra finì.

 

Non spegnere mai la speranza ed esprimi sempre i tuoi desideri, anche quelli che ti sembrano impossibili, dall’alto una stella cadente li ascolterà e attraverserà il cielo per te dimostrandoti tutto il suo amore!


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