Nelle
galassie c’è aria di festa, è infatti in arrivo l’occasione più importante
dell’anno: la notte di San Lorenzo!
Non tutti
gli esseri umani sanno che per una stella è un momento importante in quanto
lascia andare una parte di sé che attraverserà il cielo per poter esaudire, nei
limiti del possibile, solo i desideri chiesti con il cuore e che ha senso
realizzare. Riuscire a scegliere quelli giusti e fare il possibile per riuscire
ad esaudirli è la dimostrazione da dare a sé stessa e alla Galassia di essere
una stella degna di nota e di poter aumentare di livello nella gerarchia
celestiale.
Fra tutte le
stelle della Galassia, c’è Sidus, una giovane stella che trepidante si sta
preparando alla sua prima attraversata, che scambia due chiacchiere con la sua
amica Light, più grande di lei, e che le racconta le emozioni che aveva provato
l’anno precedente, durante la sua prima attraversata.
«Ero davvero
molto emozionata. Ricordo perfettamente le emozioni che provai poco prima di
lasciare una parte di me scivolare giù per esaudire il desiderio che avevo
ascoltato!»
Sidus
ascolta con attenzione perché vuole capire come fare per non sbagliare nella
valutazione dei vari desideri che provengono dalla Terra.
«Come hai
capito che si trattava del desiderio giusto?» chiede allora, per ottenere la
risposta che più le preme sapere.
«Beh è molto
semplice, senti un’emozione forte dentro di te che ti fa provare un calore così
forte da non riuscire a contenerlo»
«Ah, è così
che funziona?» chiede dubbiosa Sidus.
«Si Sidus, è
così che funziona!» risponde Light «Ora vado ma tu stai tranquilla, vedrai che
andrà tutto bene!» conclude e va via lasciando Sidus lì, sola e immersa in
mille domande.
“Come si fa
a capire quando fa così caldo da non riuscire a trattenerlo?” pensa fra sé
“Probabilmente avviene in automatico!”
Pensa e
ripensa si è fatta sera sulla Terra e così si avvicina il momento tanto atteso
per tutte le stelle, ma in particolar modo per le Novelle.
Star, la
Stella Maggiore si presenta davanti a tutte loro per incoraggiarle e dare via
alla notte di San Lorenzo.
«Allora Stelle
siete pronte a compiere il vostro compito?» chiede.
«Si!»
affermano tutte le stelle trepidanti e attente.
«Benissimo.
Come sapete, dovete essere in grado di percepire le emozioni che provengono dal
pianeta Terra quando verranno espressi i desideri e capire bene quali di essi
vale la pena realizzare e quali no. Chiaramente noi daremo la luce della
speranza che, attraversando il cielo, sarà per loro una risposta positiva che
confermerà la ricezione da parte dell’Universo di quel desiderio che a sua
volta s’impegnerà a realizzarlo. Chiaramente non è scontato che si realizzi
immediatamente e non è nemmeno pensabile che lo sarà in futuro. Noi cercheremo
solo di dare un cenno, una carezza per far sì che quel cuore venga ascoltato» e
continua «Novelle, voi preparatevi a questa esperienza indimenticabile che
resterà impressa per sempre nei vostri ricordi! Detto ciò, amiche Stelle, andate
e fate del vostro meglio!»
Parte un
applauso da parte di tutte le stelle al discorso appena terminato dalla Stella
Maggiore, che funge anche da incoraggiamento a tutte loro.
Pochi
istanti e tutte si posizionano alte nel cielo in attesa di ricevere i vari
desideri provenienti da quel pianeta pieno di vita e speranze.
Il tempo
passa e per un po’ non si sente nulla.
Sidus, in un
piccolo pezzo di cielo, è molto agitata e sente il battito del suo cuore
accelerato.
“Ce la
farò?” pensa e ripensa “Non voglio fallire! Mi sono preparata così tanto per
questa notte speciale e voglio sorprendere tutti, ma soprattutto me stessa”.
Questi sono
i pensieri che affollano la sua mente quando, all’improvviso, come un’eco,
sente un suono che si fa sempre più chiaro tanto da essere udibile come una
voce.
«Vorrei
tanto che domani al mare non mi scottassi!»
È un
desiderio in arrivo per le stelle. Sidus si illumina solo un po’ per poi
affievolirsi, nessuna forte emozione.
“No, non è
un desiderio da poter realizzare!” dice a se stessa convinta e così il
desiderio svanisce nel vuoto.
«Vorrei che
per il mio compleanno, fra i regali, trovassi il vestito dei miei sogni!»
A Sidus
anche questo desiderio non sembra essere così speciale seppur tanto sentito da
parte di chi lo ha espresso.
Cosa fare?
Mentre si
pone la domanda un’altra stella Novella s’illumina a tal punto da rilasciare
una parte di sé.
Sidus guarda
con stupore cosa accade quando il desiderio colpisce il cuore e non si riesce a
fare altro che realizzarlo. Immagina la forte emozione provata dalla sua amica
stella con un sorriso.
Il tempo
passa e i desideri diventano sempre più numerosi ma, nessuno di essi sembra
colpire il cuore di Sidus che inizia a chiedersi “Arriverà il mio desiderio o
la Notte di San Lorenzo passerà senza che io possa concludere nulla?”
La piccola
stella inizia a preoccuparsi e così cerca di cogliere ogni singolo messaggio
inviato al cielo nella speranza di trovare quello che avrebbe acceso la luce
dentro di lei provocandole una forte emozione.
Proprio
quando le speranze stanno per affievolirsi, all’improvviso, Sidus sente una
vocina dolce e gentile, quella di un bambino.
«Stelle del
cielo, così luminose e belle, voi che avete il potere di ascoltare i desideri
del mondo udite il mio. Vorrei tanto che qui, in questo paese dimenticato da
tutti, in cui i cieli brillano di spari e la terra si solleva in nuvole di
polvere a causa delle bombe, anche solo
per un momento, i bambini potessero vivere un momento di pura spensieratezza e dimenticare,
anche solo per un po’, il dolore della guerra!»
Sidus
ascolta ogni parola pronunciata da quel bambino che genera lacrime di
compassione.
“Come può un
bambino vivere quest’atrocità?” pensa e chiede a se stessa, e forse anche
all’Universo.
“I bambini
dovrebbero solo giocare e vivere spensierati la loro vita, godendo dei genitori
e condividendo tempo con gli amici. Non subire la cattiveria umana che spazza
via sogni, speranze e gioie dai loro volti. Devo aiutare questo bambino così
puro e altruista!”
Sidus
magicamente sente dentro di sé un’emozione tanto forte da farla illuminare
sempre di più.
“Ora capisco
cosa mi diceva Light!” pensa mentre sente un calore così forte dentro il suo
cuore da non poterlo fermare. Tutto diventa luminoso, la luce che emana è così
forte da vedere davanti ai suoi occhi solo un bianco intenso, che illumina
tutto il cielo buio intorno a lei. In quel momento una parte di sé si stacca e
inizia l’attraversata.
La parte di
Sidus, guidata dal suo cuore e dai suoi occhi, si dirige verso il cielo di quel
paese distrutto dalla guerra. Mentre viaggia verso la Terra pensa che
certamente una stella non può da sola fermare una guerra che l’essere umano
conduce, ma sa bene che un sorriso vero può, proprio come una stella,
illuminare anche il buio più pesto.
Arrivata lì
Sidus, attraverso la parte di sé scivolata giù, scorge un bambino biondo dagli
occhi celesti che guarda il cielo. Allora con un soffio riempie di polvere di
stelle alcuni alberi rimasti lì in piedi fra le macerie e li fa fiorire e
nell’aria fa volteggiare petali di stelle come se stessero danzando. Nell’aria
si sente una melodia dolce e rilassante capace di calmare anche i cuori più
impauriti. I bambini lì presenti guardano,dapprima ammutoliti, quello
spettacolo mai visto prima e piano, piano, sorrisi e risate si fanno spazio nel
silenzio della notte.
Il bambino
dai capelli dorati si alza incredulo e con i suoi occhi azzurri guarda verso il
cielo. Sidus allora parla al bambino.
«Come ti
chiami?»
«Mi chiamo
Can, ma tu chi sei? Dove sei?» chiede sorpreso.
«Sono Sidus,
una stella cadente. Il tuo desiderio ha varcato l’atmosfera ed è arrivato a me.
Il tuo altruismo e la tua purezza mi hanno toccato il cuore!»
«Una stella
cadente. Allora esisti davvero?»
«Certo Can,
io esisto!»
«Grazie per
avermi ascoltato!» dice il bambino.
«Grazie a te
per avere ancora la voglia nel tuo cuore di sperare e amare. Io non posso
fermare la guerra e forse, con questo mio spettacolo magico, non potrò nemmeno
cancellare il dolore dai vostri cuori, ma posso regalare a tutti voi bambini un
sorriso luminoso più del buio sperando che in voi la speranza non si spenga
mai!»
«Grazie
Sidus. Con il tuo spettacolo abbiamo tutti riso e ci siamo distratti per un
po’. Da questa notte so che l’Universo ci ascolta e che non perderò mai la
speranza e la voglia di esprimere un desiderio!»
Sidus
soddisfatta, saluta il piccolo Can.
Il bambino
la guarda allontanarsi, stupito e felice di sapere che Sidus dall’alto avrebbe
sempre vegliato su di lui e mentre la stella sale nel cielo esprime anche lei,
a sua volta, un desiderio che spera possa arrivare all’Universo.
«Universo,
tu che sei così immenso, proteggi Can e i suoi amici da questa guerra e dona
loro la possibilità di poter vivere una vita serena come quella di tutti i
bambini del mondo».
Sidus ha
superato la sua prova dimostrando di aver colto un desiderio puro che in parte
ha anche realizzato. Viene eletta da Star come una stella del firmamento che
continua tutte le notti a brillare per Can che, a sua volta, dalla Terra
continua a guardare Sidus grato per averlo ascoltato, anche quando, qualche
anno dopo, grazie al desiderio della stella, la guerra finì.
Non spegnere
mai la speranza ed esprimi sempre i tuoi desideri, anche quelli che ti sembrano
impossibili, dall’alto una stella cadente li ascolterà e attraverserà il cielo
per te dimostrandoti tutto il suo amore!
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