La Luna, un corpo celeste da sempre amato da poeti, scrittori, sognatori e innamorati.
Quante canzoni e poesie a lei dedicate, quanti momenti indimenticabili abbiamo vissuto in sua compagnia e quante emozioni è stata in grado di far nascere nei nostri cuori. Da sempre illumina le notti più buie con la sua luce argentea e quanti nostri desideri ha custodito.
Ma anche un corpo celeste può celare un desiderio dentro di sé e con questa storia vi porto a scoprire il suo. Pronti?
La casa dello zio Pavel è avvolta dalla natura, vive infatti in una villetta che si estende su due piani ed è tutta in legno. Sembra di vivere in una favola. Nei pressi della sua dimora ci sta addirittura un laghetto, delimitato da fili d’erba impreziositi, durante la notte, dalla luce intermittente delle lucciole. La pace regna sovrana in quel posto. La mamma, nonché sua sorella, mi ha lasciato da lui questa sera, o meglio l’ho costretta. Di tanto in tanto, infatti, mi piace trascorrere del tempo con lo zio. È un tipo particolare, sempre con il sorriso sul volto e di buonumore, soprattutto in particolari periodi del mese.
Dopo cena sono uscita sulla veranda per gustarmi l’aria fresca serale dell’estate, oltre a godere di quello spettacolo meraviglioso che il cielo regala in quel posto magico data la mancanza di luci artificiali nei dintorni. Stasera la luna è arrivata alla sua completezza e, come ogni volta, cerco di scorgere gli occhi, il naso e la bocca. A vederla dalla Terra sembra che sulla sua superficie sia disegnato un volto, un volto di donna.
«Valeria, tesoro, che fai qui fuori?» mi chiede lo zio che nel frattempo mi ha raggiunta.
«Guardo la luna zio. Non sembra anche a te che abbia un volto?»
«Certo che lo ha un volto la luna!» dice con fermezza.
«Ah si? E come fai a saperlo?»
«Sai custodire un segreto?»
«Certo!»
«Dai, vieni con me!»
Lo zio rientra in casa e sale in soffitta ed io, come fossi una cagnolina curiosa, lo seguo in silenzio, sentendo nascere dentro di me un forte entusiasmo. Amavo i segreti, anche perché sono sempre stata in grado di tenerli per me. Arrivati in soffitta, che non avevo mai visto prima a pensarci bene, trovo una libreria pieni di libri e una finestrella posta proprio in direzione della luna verso la quale è puntato un telescopio. Zio Pavel gli si avvicina.
«Vieni Valeria prova a guardare!» mi dice ed io ubbidisco senza fiatare.
Posizionando gli occhi in direzione dell’obbiettivo riesco a vedere la luna così vicina da poterla quasi sfiorare e riesco a scorgere zone chiare e zone scure che sembravano somigliare a monti e mari.
«Zio ma non vedo un volto così?»
«Ti ho mostrato cosa genera il volto che percepiamo guardandola da qua giù, non essendo umana bensì un satellite, ma ho una storia per te che ti spiegherà il motivo per cui so che la Luna ha un volto»
«Non vedo l’ora!»
Ci sediamo su di un divanetto lì presente, proprio di fronte la finestra che pare la cornice di un prezioso quadro e lo zio inizia a raccontare la sua storia.
Molti anni fa, dall’alto del suo cielo buio e intenso, la Luna se ne stava lì, ad ammirare a kilometri di distanza il suo pianeta: la Terra. Gli abitanti di quel posto le dedicavano poesie, canzoni, complimenti e confidavano desideri che speravano lei potesse avverare. Lei ascoltava tutto e con la sua luce cercava di aiutare chi poteva, nonostante non riuscisse a capire cosa volesse dire provare quelle emozioni in prima persona.
Tuttavia, anche lei avvertiva dentro di se un forte desiderio da realizzare, ovvero andare lì sulla Terra e poterla vedere da vicino.
L’Universo, ascoltando l’anelito della Luna decise di volerla accontentare.
«Luna, il tuo desiderio di andare sulla Terra è così forte dunque!»
«Si è l’unico desiderio che ho!»
«Bene, allora ti voglio accontentare! Ti renderò umana, il tuo nome sarà Selene e una volta lì potrai visitare ogni angolo terrestre come desideri!»
«Universo grazie, non so davvero come ringraziarti per quest’occasione unica!»
«Luna ascolta, c’è una condizione da rispettare!»
«Certo ti ascolto!»
«La tua permanenza sul pianeta avrà una durata, infatti, dovrai tornare fra le stelle non appena si avvicinerà la fase del plenilunio. Se dovessi mancare questo termine, diventerai per sempre una statua e solo un desiderio proveniente da un amore puro e sincero potrà riportarti in vita e se ciò non avverrà, il satellite sarà eclissato per sempre, privando la Terra della sua Luna.»
«Va bene Universo, terrò a mente il destino a cui vado incontro. Dopotutto non credo proprio di potermi innamorare, sono pur sempre l’animo di un satellite»
« Certo ma le tue fattezze saranno umane in tutto e per tutto. Per questa ragione, bada bene Luna, gli umani non sempre sono affidabili. Voglio darti la mia fiducia!»
«Non te ne pentirai!» rispose convita Luna.
Selene arrivò sulla Terra nella fase di novilunio e iniziò il suo viaggio alla scoperta di luoghi meravigliosi che non aveva mai potuto nemmeno lontanamente immaginare. Con i suoi poteri lunari riuscì a vedere in pochissimo tempo le più belle capitali europee come Parigi, Londra, Barcellona fino ad arrivare a Roma, la città eterna. Proprio nelle vie romane incontrò un uomo bellissimo da una chioma di capelli castani e irresistibili occhi verdi che si imbatterono nei suoi occhi blu come il cielo d’estate.
Selene chiese lui alcune informazioni su come fare per raggiungere alcuni monumenti che desiderava visitare e il giovane si mostrò disponibile e generoso nei suoi confronti. L’accompagnò, facendo da Cicerone e mostrandole ogni bellezza di quella città meravigliosa. Fra loro nacque subito un feeling speciale. Tra un monumento e l’altro, Selene scoprì che il giovane ragazzo non era romano, bensì era lì per un viaggio particolare, infatti la sua permanenza a Roma era dovuta a una malattia degenerativa che presto gli avrebbe privato di vivere e annualmente era costretto a fare dei controlli per monitorare lo svilupparsi della sua situazione clinica. A quelle parole, la giovane fanciulla, che sentiva di provare qualcosa di simile all’amore, quel sentimento a cui i poeti dedicavano parole bellissime e che ascoltava dalle sue galassie, non poté fare altro che aiutarlo con i suoi poteri lunari.
Naturalmente fece tutto ciò senza svelare affatto il suo segreto.
Quando ricevette i risultati degli esami e scoprì di essere miracolosamente guarito, il giovane fu invaso dalla gioia e a quel punto decise di lasciarsi andare e di dichiarare il suo folle sentimento alla misteriosa fanciulla che sembrava scesa dal cielo, sapendo che poteva regalarle un futuro che prima era incerto.
«Selene da quando ti ho incontrato la mia vita è cambiata e potrò scrivere un finale diverso per me. Oggi ho scoperto di essere guarito. La gioia che porti negli occhi, la meraviglia di fronte alle piccole cose sono una boccata d’aria fresca. Mi sono innamorato di te!»
«Anche io mi sono innamorata di te!»
I due vennero pervasi da un amore puro e sincero e da quel giorno vissero giorni felici, costellati dal divertimento e dalla dolcezza che solo un sentimento vero è in grado di regalare. Il tempo insieme volava più veloce del vento e così il satellite in cielo incominciò le sue fasi verso il plenilunio.
Selene, presa da questa magia, sembrava dimenticare le parole dell’Universo. Stava visitando posti incredibili, facendo esperienze indimenticabili mentre la sua convinzione di non poter mai provare l’amore era ormai solo un lontano ricordo. Quando arrivò il plenilunio, presa dalla sua nuova vita, non salì fra le stelle come aveva promesso.
Quella sera, era con il suo amato sulla riva di un lago nella città del giovane. All’improvviso Selene si ricordò delle parole dell’Universo ma era troppo tardi, sentì ogni parte del suo corpo immobilizzarsi e in un battito di ciglia si trasformò sotto gli occhi increduli del suo amato in una statua.
«Selene amore mio ma cosa ti è successo?» gridava il ragazzo che venne travolto da un pianto di disperazione, ignaro della vera natura della sua amata.
«Cielo ti prego fa tornare in vita la mia Selene. Lei non merita una simile punizione!»
La preghiera del giovane ragazzo era carica di amore vero e l’Universo non poté fare a meno cha accoglierla e riportare Selene in vita come promesso. La statua infatti si sgretolò lasciando riapparire il corpo della giovane fanciulla. I due innamorati si riabbracciarono mentre i loro occhi piangevano lacrime di profonda gioia.
Quel momento intimo e intenso venne però spezzato da una voce che sembrava venire da molto lontano, era l’Universo.
«Selene hai disubbidito ma fortunatamente il ragazzo prova per te un amore vero e ti ha salvato. Adesso però devi tornare in tempo al tuo posto!»
«Selene ma che vuol dire?»
«Vedi io non sono umana bensì sono la reincarnazione della Luna. Il mio posto è lì, nel cielo, fra le stelle. Ho espresso il desiderio di venire sulla Terra per poterla ammirare da vicino. Mai avrei immaginato di potermi innamorare di te. Adesso devo tornare alla mia realtà. Mi si strugge il cuore al pensiero di abbandonarti»
«Ma io come farò senza di te?» disse il giovane in preda all’ansia.
I due si guardarono avviliti per via del destino che li attendeva.
«Miei giovani innamorati. Nonostante Selene abbia disubbidito avete dato prova del vostro amore sincero, capace di restare tale oltre le diversità e le difficoltà. Selene è la Luna e deve perciò tornare in alto nel cielo, ma posso fare un’eccezione. Ad ogni plenilunio lei potrà scendere qui sul lago e potrete incontravi e vivere momenti insieme intensi e spensierati.»
I due acconsentirono e l’Universo fece così in modo di non separare per sempre i due innamorati. Nonostante fossero così diversi e separati dalla vastità dell'universo, il loro amore continuò a brillare, eterno come la luce della luna bianca che illumina le notti degli innamorati.
«È una storia bellissima zio»
«Eh già lo è. Adesso però è ora di andare a nanna »
Vado a letto, come vuole lo zio, ancora sognante. Ecco perché la luna ha un volto di donna, perché in realtà è stata umana e ha camminato sulle nostre stesse strade. Indosso il mio pigiama blu con le stelle ricamate. Sto per infilarmi nel letto quando dalla finestra della camera, in cui dormo quando resto qui, mi accorgo che lo zio Pavel esce fuori e si dirige verso il lago. Un fascio di luce scende dalla luna fino alla Terra e vedo materializzarsi una donna dai lunghi capelli neri, la pelle diafana e gli occhi color del cielo d’estate. I due si abbracciano e si siedono in riva al lago uniti dalla forza dell’amore.
La storia che lo zio mi ha raccontato non è frutto dell' immaginazione, ma di un amore impossibile che continua a durare nel tempo.
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