MALANIMA di Rosita Manuguerra


Recensione di Giovanna Santarsiero 

L' isola può farti ammalare di un male inusuale che invade l'anima portando ad un bivio: andare o restare?

Mia, la protagonista di questo racconto, lo sa bene e si approccia a questo dilemma sin da bambina attraverso le storie di sua madre Teresa, da sempre legata all' isola che per lei rappresenta la salvezza; e sua zia Nietta, che al contrario vedeva l' isola come una trappola dalla quale è fuggita via. 
Questo continuo tentennamento Mia continua a viverlo anche durante l' adolescenza con i suoi amici Anna, Giulia e Nello, ma chi metterà a soqquadro tutto sarà  Marina con il suo arrivo, una ragazza dal ciuffo bianco che viene dalla città oltre l' isola, una ragazza ermetica che attira a sé emozioni contrastanti come la curiosità e il disprezzo, l' elogio e l' invidia. 
Questo è quello che suscita negli altri, ma non ciò che accade in Mia che vedrà in lei un' amica e soprattutto proverà nei suoi confronti una connessione speciale.

 Una storia intensa che attraverso le giovani amiche porterà alla luce colpi di scena inaspettati e che porta l' attenzione sull'emancipazione di due donne Teresa e Lia, la madre di Martina, anch'esse amiche in passato separate poi dal destino. 

Con questo racconto l' autrice porta il lettore a fare un viaggio interiore e soprattutto a capire che ciò che caratterizza i nostri arrivi e le nostre partenze sono solo viaggi dell' anima e i luoghi portano a conoscere noi stessi portandoci ad apprezzare quello che abbiamo e a dimenticare ciò che ci manca, soprattutto se si guarda il mare.


ROSITA MANUGUERRA è cresciuta a Favignana un'isola nell'isola dove ha imparato che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Quando era piccola qualcuno le ha suggerito che il modo migliore per ritrovarsi è scrivere. Da allora, e dopo una lunga parentesi a Torino e la formazione alla scuola Holden, racconta storie. Malanima è il suo primo romanzo. 

è cresciuta a Favignana, un’isola nell’isola dove ha imparato che, tra il dire e il fare, c’è davvero di mezzo iè cresciuta a Favignana, un’isola nell’isola dove ha imparato che, tra il dire e il fare, c’è davvero di mezzo il mare. Quando era piccola qualcuno le ha suggerito che il modo migliore per ritrovarsi è scrivere. Da allora, e dopo una lunga parentesi a Torino e la formazione alla Scuola Holden, racconta storie. Malanima è il suo primo romanzo mare. Quando era piccola qualcuno le ha suggerito che il modo migliore per ritrovarsi è scrivere. Da allora, e dopo una lunga parentesi a Torino e la formazione alla Scuola Holden, racconta storie. Malanima è il suo primo romanzo

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