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Articolo a cura di
Giovanna Santarsiero
24 giugno 2025
Nella notte fra il 23 ed il 24 giugno il mondo viene avvolto da un’aurea mistica e potente in cui, in diversi posti d’Italia, e non solo, viene rinnovata una tradizione tramandata da anni: ovvero si prepara l’acqua di San Giovanni che pare porti benefici fisici ma anche spirituali legati appunto al benessere dell’anima oltre a portare fortuna in diversi ambiti come l’amore e la prosperitร .
Si tratta di una leggenda le cui origini trovano fondamento nel profano ma soprattutto nel sacro. In questo articolo cercheremo di capire come si prepara quest’acqua magica, quali sono dunque le indicazioni da seguire e soprattutto le sue origini.
Come si fa?
Partiamo dunque dalla preparazione.
L’acqua di San Giovanni richiede un procedimento intrigante che porta, oltre a sperimentare la spiritualitร dell’atto, a fondere la nostra essenza con la natura. Infatti, l’acqua dovrร essere arricchita da fiori e spezie di stagione.
Ma quali sono i fiori e le spezie da cogliere?
Non c’รจ un’indicazione precisa in merito, la scelta sarร dettata dal nostro cuore, la cosa fondamentale, perรฒ, sarร quella di prestare attenzione al momento della giornata in cui cogliere i nostri fiori. La raccolta, infatti, deve avvenire al calar del sole della giornata del 23 giugno. Dato il periodo i fiori presenti saranno sicuramente i papaveri, la lavanda, le margherite, le ginestre, la malva e sicuramente l'iperico, detto anche fiore di San Giovanni. Per le spezie possiamo trovare la salvia, la menta, il rosmarino.
Una volta raccolto il necessario non dobbiamo far altro che aggiungere il composto floreale all’acqua versata in un recipiente aperto, meglio se di vetro o rame, e lasciato all’aperto durante la notte per far si che la rugiada compia la magia arricchendo l’acqua floreale tramutandola in una pozione.
Il rito da seguire dalle primi luci del 24 giugno sarร quello di rientrare l’acqua e lavare il viso. Questo gesto mistico porterร ad una purificazione. L’acqua non dovrร essere conservata ma se ne avanza va condivisa con amici e parenti. Gli effetti benefici della pozione durano solo fino al termine della giornata del 24.
Le origini
Le origini
legata a questa tradizione, particolarmente sentita in Calabria e Toscana, ma
diffusa ormai in tutto il territorio italiano e in alcuni paesi europei in cui
si festeggia San Giovanni, ha origini sia religiose che pagane legate al
solstizio d’estate.
Le
popolazioni precristiane festeggiavano la Lithia o Litha una festivitร legata al solstizio d’estate e
rientra, nel calendario celtico, fra una delle piรน importanti della Ruota dell’anno.
Il Solstizio d'Estate รจ il giorno piรน lungo dell'anno, infatti la parola stessa "solstizio" viene dal latino "Sol Stat" , ovvero "il sole si ferma", in quanto pare che l'astro resti per molto tempo in una data posizione prima di ricominciare il suo incidere.
Questo particolare fenomeno astronomico veniva vissuto dalle antiche popolazioni come un momento magico, carico di energia positiva tanto da doverlo celebrare attraverso riti e usanze.
Nel mondo contadino, dopotutto, giugno risulta essere il periodo in cui la natura raggiunge il massimo della sua rigogliositร e per scongiurare calamitร naturali avverse come la siccitร o l'arrivo di minacciosi temporali con grandinate avversa, si procedeva con i riti in modo da scongiurare il peggio. Uno di questi era l'accensione dei falรฒ che simboleggiavano il sole e la purificazione e le ceneri che derivavano da essi si cospargevano i campi in segno di prosperitร e fortuna.
Durante Litha, che per i celtici non corrisponde all'inizio dell'estate come accade per noi ma bensรฌ si parla di mezza estate, il velo tra il mondo degli spiriti e quello degli Uomini si affinava a tal punto da permettere il passaggio del Piccolo Popolo, composto da fate, gnomi e spiritelli. Proprio in riferimento a questa leggenda che Shakespeare trova ispirazione per la scrittura di "Sogno di mezza Estate".
Ad oggi, in molte popolazioni, questa festivitร viene ancora celebrata e pare rientri a far parte degli otto sabbatt.
Un’altra
affascinante leggenda legata alla notte fra il 23 ed il 24 giugno รจ riconducibile
al tempo degli dei, i quali facevano passare attraverso le gocce di rugiada le
anime dei nuovi nati. Ragion per cui la Rugiada di San Giovanni era, ed รจ
ancora oggi, un simbolo di rinascita, purificazione e prosperitร .
Ecco diverse credenze profane e cristiane che si intrecciano fra loro in una delle notti piรน magiche dell’anno in cui il manto dorato che separa il mondo terreno da quello spirituale si assottiglia sempre piรน lasciando che avvenga la magia.
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