๐๐ถ๐๐น๐ ๐ ๐๐ถ๐๐พ๐ถ๐: ๐๐'๐ถ๐๐พ๐ธ๐พ๐๐พ๐ถ ๐ถ๐๐๐๐๐๐พ๐ธ๐ถ - di Giovanna Santarsiero
Nel cuore delle Alpi, dove si respira aria incontaminata e paesaggi mozzafiato avvolgono come un abbraccio infinito, si trova un paesino che solo pochi conoscono: Zucurbag, con una bassa densitร demografica e con case in legno scuro particolari e ricercate. ร proprio qui che vive il protagonista della nostra storia, un ragazzino dal fascino semplice e incantevole allo stesso tempo. I suoi capelli castani, con amabili riflessi ambrati, ondeggiano leggeri al vento montano, mentre i suoi occhi azzurri, brillanti come i laghi alpini sotto il cielo d’estate scrutano il mondo con curiositร e saggezza tanto da smentire spudoratamente la sua giovane etร . Il suo nome รจ Matias.
Matias conduce una vita estremamente semplice, la sua casa รจ un rifugio modesto, incastonato fra quelle vette imponenti che condivide con la sua umile famiglia composta da suo padre, falegname e sua madre, un’instancabile casalinga. Con loro condivide doveri e gioie che caratterizzano la routine quotidiana. Sempre ligio al dovere e pronto a dare una mano, Matias รจ maturato in breve tempo, sviluppando una sensibilitร unica anche grazie al suo profondo legame con la natura circostante che lo nutre e lo ispira.
Nonostante avesse solo quindici anni appena, Matias sente in lui il richiamo dell’indipendenza e il desiderio di voler contribuire alle spese domestiche. Spesso la sera, quando finge di andare a dormire, se ne sta nascosto dietro la porta che separa la sala da pranzo dalle camere da letto e ascolta i genitori parlare delle difficoltร economiche da affrontare. Con determinazione ha giร iniziato a cercare un lavoro da poter abbinare agli studi cosรฌ da dare sollievo ai suoi genitori. La ricerca non รจ semplice, ma รจ in arrivo per lui un’opportunitร che cambierร la sua vita.
Dopo aver girato tutto il pomeriggio, Matias รจ ormai scoraggiato ma, quando il sole inizia la sua discesa dietro le montagne, si imbatte nella ferramenta, l’unica presente in zona, di Zagaria. Quest’ultimo รจ un uomo bruto e corpulento, conosciuto per la sua mancanza di gentilezza. Tuttavia รจ l’ultima porta a cui chiedere cosรฌ Matias entra in negozio.
L’ambiente รจ freddo e pieno di scaffali sui quali sono presenti file e file di materiali destinati a varie attivitร manuali. Sembra deserto ma il campanellino posto sulla porta che avvisa l’ingresso di un cliente, attira l’attenzione del proprietario che appare da una porta coperta da una vecchia tenda composta da cordicine in plastica che ha perso brillantezza e colore per usura. L’uomo porta una barba ispida e il suo sguardo burbero incute agitazione. Veste abiti da lavoro sdruciti e tiene fra le labbra un sigaro spento.
«Buongiorno, cosa ti serve ragazzino?» chiede con un pizzico di arroganza, stizzito per esser stato distratto dalle sue faccende da quel piccolo mocciosetto.
«Buongiorno signore, mi chiamo Matias e vorrei sapere se nel pomeriggio potrebbe aver bisogno di una mano nello svolgere le sue faccende. Sa, cerco lavoro per poter aiutare i miei!» risponde Matias velocemente, temendo di disturbare piรน del dovuto.
Zagaria lo guarda e resta lรฌ in silenzio a rifletterci su mentre Matias spera di ricevere una risposta affermativa.
«Va bene ma non voglio perdite di tempo!»
«Va benissimo quando posso iniziare?»
«Giร domani, alle 15:00 devi essere giร qui!»
Nonostante i modi ruvidi di Zagaria, Matias รจ grato a quell’uomo che gli ha concesso un’opportunitร . Il giorno successivo,il giovane ragazzo, che ai genitori aveva detto di partecipare ad un corso pomeridiano extra-scolastico, si presenta sul posto di lavoro in anticipo, pronto per iniziare la sua nuova avventura. Zagaria, che sembrava sempre arrabbiato con il mondo intero, mostra a Matias cosa fare per poter essere di aiuto in negozio.
Trascorre una settimana velocemente, come una raffica di vento improvvisa, e Zagaria chiede a Matias di sistemare la roba appena scaricata dal corriere nel magazzino situato sul retro della ferramenta, proprio oltre quella tenda sporca e datata.
Quando arriva nel magazzino Matias non sa da dove cominciare, poggia a terra lo scatolo e va a recuperare gli altri. Inizia poi a mettere ogni cosa al suo posto cercando di dare un ordine a tutta quella roba messa lรฌ a caso. Tra gli scaffali polverosi e le ombre lunghe create dall’unica lampadina presente, Matias sente dei rumori. Seguendoli scopre una creatura che cambierร il corso delle sue giornate: un magnifico pastore maremmano con un folto e lungo pelo bianco come la neve e gli occhi scuri come la notte, che se ne sta lรฌ, alla ricerca di cibo. Quando il cane vede il ragazzo, inizia a scodinzolare e lui si avvicina accarezzandolo. La dolcezza di quel cane colpisce Matias che cerca, sul collare di cuoio usurato dal tempo, una targhetta per conoscere il suo nome ma invano, la targhetta non c’รจ.
«Ti chiamerรฒ Candy, sei dolce come una caramella!»
Il cane lo lecca come per acconsentire a quella idea e questo gesto inaspettato fa nascere sul volto del bambino un ampio sorriso.
Ogni giorno, con discrezione e amore , Matias porta di nascosto del cibo al suo nuovo amico, recuperando gli avanzi e risparmiando il suo stesso pasto. Candy ricambia l’affetto ricevuto e fra i due si instaura un legame silenzioso e profondo.
Un pomeriggio, al calar del sole, Candy approfitta di un momento di distrazione di Zagaria che aveva lasciato le porte aperte mentre si era allontanato dalla ferramenta per una questione urgente. Sentendo il richiamo della libertร e soprattutto dell’affetto verso il suo nuovo amico, Candy sgattaiola fuori dal tetro magazzino e, con il cuore che batte all’impazzata, corre seguendo i passi di Matias che si volta sentendo alle sue spalle il rumore di possenti zampe che calpestano l’asfalto che sembrano seguirlo.
Quando si volta trova Candy che scodinzolando lo segue. Da quel giorno i due amici risultano essere inseparabili. Candy segue Matias ovunque in ogni angolo del paesino: attende fuori casa per giocare, lo spetta all’uscita da scuola per tornare a casa e quando Matias va alla ferramenta, Candy si nasconde in un punto distante abbastanza per non farsi notare dal rude Zagaria. Matias cerca di essere discreto in merito alla questione ma nota che il suo capo freddo e distaccato non si preoccupa affatto della scomparsa di quel cane amorevole nonostante i maltrattamenti subiti.
La gente del paese inizia con il tempo ad affezionarsi a Candy, nonostante le prime volte sono state complicate date le fattezze di un pastore maremmano cosรฌ grande da non sembrare un cane ma quasi un leone. Gli occhi di quella meravigliosa creatura, perรฒ, dimostravano la sua indole speciale e cosรฌ tutti si erano abituati e affezionati alla sua presenza.
Tutto cosรฌ bello quasi da sembrare un sogno finchรจ un giorno, mentre Matias รจ in un negozio a fare compere, Zagaria che si trova a passare di lรฌ per puro caso, nota Candy che attende il suo nuovo padrone fuori dal negozio.
«Mocciosetto volevi fregarmi!» preso da un istinto malefico prende il telefono e chiama il canile segnalando la presenza di un pericoloso cane maremmano in circolo nel paese, dando informazioni su Matias. Il giorno successivo quando Matias esce di casa per dirigersi a scuola come tutte le mattine, prova a chiamare Candy ma non lo trova. Va a scuola e cerca di prestare attenzione ai posti in cui quotidianamente si dirigono ma nulla, del suo amato Candy nemmeno l’ombra. La mattina a scuola passa lentamente e Matias continua a pensare al sui Candy.
Quando esce finalmente continua le sue ricerche. Lo sconforto, misto alla preoccupazione, prende il sopravvento. Candy non si sarebbe mai allontanato cosรฌ dal nulla, pensa Matias e in quel momento un signore si avvicina.
«Ragazzo tutto bene?»
«No signore, ho perso il mio cane. Ha per caso visto un grande pastore maremmano dal folto pelo lungo e bianco e gli occhi scuri?»
«Ora ci penso, questa mattina molto presto ho visto arrivare gli acchiappacani che hanno preso con la forza un cane con le fattezze simili a quelle che mi hai descritto»
«Non so davvero come ringraziarla!»
«Per cosรฌ poco?»
Matias saluta e corre al canile, nella zona periferica della cittร . Quando arriva lรฌ, lo scenario รจ davvero raccapricciante. Vedere tutti quei musini fra le sbarre e gli occhi svuotati di gioia che cercano solo affetto e amore, รจ una coltellata al cuore. Matias asciuga gli occhi da lacrime silenziose che scendono giรน senza riuscire a controllarle e continua a cercare il suo Candy. In fondo, in una gabbia grande e posizionata in isolamento rispetto alle altre finalmente ritrova il suo fedele amico. Se ne sta raggomitolato e con gli occhi persi nel vuoto piangendo disperatamente.
«Candy non piangere sono qui»
Sentendo la voce Candy riconosce il suo padrone e si alza velocemente iniziando a scodinzolare energicamente. Quando la gabbia viene aperta Candy si fionda su Matias e inizia a leccarlo vigorosamente.
Da quel giorno Matias decide di rendere suo Candy cosรฌ da non rischiare mai piรน una situazione cosรฌ spiacevole. Vissero infinite avventure e ogni giorno si dirigevano al canile per dare conforto a quelle creature indifese bisognose di affetto cercando di far trovare loro una nuova famiglia.
Matias e Candy sono l’ esempio lampante di cosa voglia dire la parola: amicizia, quella leale che un cane sa dare al proprio padrone, quello che sceglie e con il quale innesca un imprinting che va oltre la differenza di razza, che riesce a comunicare con un linguaggio tutto suo. Il contatto con gli animali arricchisce gli uomini che sono in grado di amarli e di leggere nei loro occhi, beati coloro che hanno la possibilitร di vivere con un amico a quattro zampe.
Per alcuni aspetti la storia รจ tratta da una vicenda realmente accaduta.
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