ᏋᏒᎷᎥ - di Margherita Bonfrate

 



Recensione di Giovanna Santarsiero

Scelte, ecco di cosa è trapuntata la nostra vita ed è quello che questo romanzo mette alla luce.

Durante il nostro cammino di vita siamo sottoposti quotidianamente a prendere delle scelte: chi può essere l’amico di scuola, meglio scrivere con la penna con inchiostro nero o blu, cosa mangiare oggi o quale vestito indossare. Scelte quotidiane di poco conto ma che caratterizzano la nostra quotidianità. Ci sono però decisioni forti da prendere che inevitabilmente possono stravolgere completamente la vita e di cui spesso si ignorano le conseguenze.

È quello che accade ad Ermi, diminutivo di Erminia, la protagonista di questo meraviglioso romanzo scritto dalla talentuosa scrittrice Margherita Bonfrate, che sale sul treno dei ricordi ripercorrendo tutta la sua vita rendendoci passeggeri di un viaggio attraverso i tempi post bellici che hanno interessato il sud Italia.

Ermi è un personaggio che entra subito nel cuore del lettore per la sua determinazione e forte senso di libertà, quella libertà che la porterà a prendere decisioni molto forti e in contrasto con i principi dell’epoca, tutto questo per amore tanto da decidere di lasciare la sua patria, Taranto, per andare in America.

Una scelta, la sua, che non sarà accettata di buon grado dalla sua famiglia, in particolare da sua madre che non riuscirà mai a mandare giù quel colpo di testa della figlia. Testarda da sempre, Ermi perseguirà comunque la sua strada, decisa a dare voce alle sue emozioni e al suo forte sentimento.

La delusione, le violenze fisiche e psicologiche, la rottura e la lontananza dalla madre oltre che dalla sua terra, la nascita di un nuovo amore e il legame madre figli sono tutti aspetti che renderanno Ermi un’eroina, una figura emblematica in cui potersi riconoscere. Un personaggio travolgente ed appassionante che nello scorrere della storia toccherà corde sensibili dell’anima di chi legge.

Oltre il suo personaggio, il romanzo si tinge per la maggior parte di rosa, mostrando, attraverso altri personaggi femminili, la vera forza di una donna nell’affrontare la vita in un’epoca in cui l’emancipazione era ancora un tabù e di come forti sentimenti e l’attaccamento viscerale alle proprie radici e alla famiglia pervadono su tutto, nonostante si tenti di adattarsi ad una realtà diversa.

La scrittura è scorrevole e i passaggi fra un ricordo e l’altro risultano ben intrecciati fra loro. Ogni ricordo lascia il suo segno in questo viaggio. L’autrice racconta le vicende di Ermi in prima persona mostrando a 360° il suo mondo interiore e questo porta inevitabilmente a immergersi in quel mare di emozioni immaginandole sulla propria pelle.

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Margherita Bonfrate è nata a Taranto nel 1950 dove risiede tuttora. Ha svolto l’attività di dipendente del Ministero della Giustizia, attualmente in pensione. Coniugata con due figli e nonna di quattro nipoti che ama enormemente. Nel 1975, per Gabrieli di Roma pubblica il volume di poesia Nei sogni azzurri. Nel 2018 è selezionata con un’opera inedita al Concorso letterario “Europa in versi”. Nel febbraio 2019 per Albatros Edizioni dà alle stampe il suo primo romanzo dal titolo Ermi. Scriva anche copioni teatrali ricevendo numerosi consensi di pubblico e critica. Nel gennaio 2020 si classifica al Terzo posto al premio Letteratio “La Ginestra” di Firenze a al Secondo posto al “Premio Letterario Casentino” con il testo teatrale La Finzione. Suoi racconti e poesie sono inseriti in antologie ottenendo lusinghieri riscontri da parte del pubblico e della critica. Nel 2020 per le Edizioni Helicon pubblica il secondo romanzo di narrativa colorata di giallo Le Donne del Prof. 



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