"L’Accademia delle Piccole Fatine" - di Rosa Pace




C’era una volta, nel cuore scintillante del Bosco Frizzolino, una scuola molto speciale: l’Accademia delle Piccole Fatine. Qui le fatine apprendiste imparavano l’arte dei piccoli incanti quotidiani: quelli che portano gioia, solletico, risate e anche starnuti!

In una classe di sei fatine colorate, c’era:

Fata Solletichina, con le sue piumette incantate faceva ridere anche i ranocchi più musoni.

Fata Risabella, faceva scoppiare di risa chiunque con una sola bollicina d’allegria.

Fata Ecciù, con un pizzico di polvere di pepe delle margherite, faceva starnutire tutti, e portava con ogni starnuto un desiderio.

Fata Pasticcina, regina delle torte che si cuociono con i sogni.

Fata Luminella, che accendeva piccole luci nei cuori tristi.

E poi c’era Fata Ciambella.


Fata Ciambella era dolcissima, curiosa e piena di entusiasmo. Ma era anche un po’ ciambottona.
Ogni incanto le riusciva al contrario! Quando voleva far solletico, faceva il singhiozzo. Quando voleva far ridere, faceva piangere i fiori. Quando cercava di far starnutire, finiva per colorare il cielo di pois viola!

"Non diventerò mai una vera fatina…" sospirava tra sé, seduta su un ramo storto.

Ma le altre fatine le volevano bene, anche se a volte le sue magie facevano esplodere i petali o rimpicciolire i funghetti.

Un giorno, la Maestra Fata Grandiluce annunciò:
"Ragazze, è arrivato il momento del GRAN SPETTACOLO DELLE MAGIE! Tutti gli animali del bosco verranno a vedervi!"

Le fatine si misero subito al lavoro, preparando coreografie, incantesimi scenici, risate e starnuti in sincronia.
Fata Ciambella però non riusciva a fare nulla per bene. I suoi incanti diventavano rocamboleschi.

"Magari posso aiutare dietro le quinte…" disse timidamente.

La sera dello spettacolo arrivò. Il cielo era pieno di lucciole. Gli scoiattoli avevano preparato le sedie di ghiande, e le farfalle avevano sparso profumo di rugiada.

Tutto andava alla perfezione, fino a quando un grosso vento dispettoso soffiò all’improvviso e mandò in aria piume, pozioni e perfino le ali di Fata Ecciù! 

Le fatine si bloccarono. Tutto sembrava rovinato.

Ma proprio in quel momento, Fata Ciambella, senza pensarci due volte, corse in scena.

Scivolò, ruzzolò, lanciò per sbaglio polvere di starnuto e fece ridere tutti con uno starnuto giravolta, poi creò una nuvola di bolle profumate che accese il cielo fu un disastro perfetto!

Il pubblico esplose in un fragoroso applauso. Tutti gli animali ridevano, starnutivano, si solleticavano e piangevano ma solo per la troppa gioia.

La Maestra si avvicinò con gli occhi lucidi:
"Cara Fata Ciambella, tu hai fatto la magia più grande: hai trasformato un imprevisto in uno spettacolo meraviglioso!"

Da quel giorno, Fata Ciambella diventò la Fatina delle Sorpresine Inaspettate. Nessuno sapeva mai cosa aspettarsi da lei e proprio per questo tutti l’amavano!

Perché anche quando tutto sembra andare storto, se ci metti il cuore, puoi fare magie che nessun’altra creatura al mondo saprà mai replicare.

Essere diversi non è un errore: è il nostro incanto più potente.

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