๐ฉ๐พ๐ฌ๐ฌ๐ธ๐ฝ๐ฝ๐ช - ๐๐ช ๐๐พ๐ฌ๐ฌ๐ช ๐ฌ๐ฑ๐ฎ ๐ช๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ช ๐น๐ฎ๐ป๐ผ๐ธ ๐ฒ๐ต ๐ผ๐ธ๐ป๐ป๐ฒ๐ผ๐ธ - di Giovanna Santarsiero
Nel Piccolo Mondo
Tenebroso, dove le foglioline colorate danzano seguendo il soffiare del vento e
i pipistrelli si divertivano a fare capriole nel cielo notturno, esisteva un
orto magico che accoglieva le zucche.
Tutte riunite in
quella distesa arancione, le zucche erano entusiaste e felici: sarebbero state
le protagoniste della Festa delle Lanterne Tenebrose, la notte piรน attesa
dell’anno.
Fra loro, perรฒ, c’era
Zuccotta, una zucca diversa dalle sue sorelle: non era rotonda, bensรฌ aveva una
forma allungata e la sua corteccia non era arancione come le altre ma verde.
Ogni volta che
qualcuno passava dall’orto per scattare foto o per scegliere colei che sarebbe
stata la prescelta per partecipare alla Festa delle Lanterne Tenebrose, lei
veniva ignorata: non era rotonda e arancione quindi risultava inutile per lo
scopo finale.
Zuccotta ne risentiva
e inevitabilmente la tristezza l’assaliva. Con lo scorrere dei giorni, lei
rimase sola soletta in quel vasto orto e cosรฌ il suo verde si spense diventando
pallido e le sue foglioline, come i riccioli, si abbassarono, perdendo cosรฌ il
suo sorriso.
«Forse non sono
adatta per brillare nella notte piรน attesa dell’anno» sospirรฒ piano sotto i
raggi argentati della luna.
Quando ormai si era
convinta che sarebbe rimasta lรฌ sola per sempre, all’orto arrivรฒ una bella e
simpatica ragazzina di nome Lisa. Aveva i capelli rossi, raccolti in due
simpatici codini, occhi verdi come un prato primaverile e sul suo visino
pallido una delicata pioggia di lentiggini.
Curiosa, Lisa, si
avvicinรฒ a Zuccotta.
«Oh. . . ma tu sei davvero una zucca bellissima. Sei
cosรฌ speciale!»
«Lo pensi davvero?»
disse allora la zucca.
«Sai anche parlare?»
chiese incuriosita Lisa.
«Non con tutti
effettivamente. Mi chiamo Zuccotta. Ad ogni modo non sono affatto vero quello che dici. Vedi, sono sola. Nessuno ha visto in me niente di speciale: non sono
arancione e nemmeno tonda!»
«E questo che vuol
dire? Anche io vengo presa in giro per le mie lentiggini, ma io so di essere
speciale! Adesso vieni con me, devi tornare a sorridere!»
Lisa caricรฒ Zuccotta
sul cesto anteriore della sua bici e la portรฒ a casa. Arrivata lรฌ, si diresse
nel suo laboratorio pieno di colori e profumi d’autunno.
Con i suoi pennelli,
Lisa dipinse sulla corteccia della zucca fiori colorati e foglioline dorate.
Poi le mise un fiocco viola fra i suoi riccioli e la posรฒ sul tavolo della
sala, accanto ad una candela che profumava di arancia e cannella. Chiunque entrasse in casa si
fermava ad ammirarla ed esclamava: «Che zucca speciale! Mai vista una cosรฌ
bella!»
A quelle parole,
Zuccotta sentรฌ il suo cuore riempirsi di calore e il suo sorriso diventare piรน
luminoso che mai.
La notte della Festa
delle Lanterne Tenebrose, Lisa portรฒ con sรฉ la sua amica zucca, cosรฌ da farla
partecipare alla festa che aveva atteso per un anno intero.
Tutte le altre zucche
rimasero ammaliate dalla luminositร di Zuccotta che brillava in maniera
diversa, come se internamente custodiva una stella luminosa.
Le altre zucche, sue
sorelle, si congratularono con lei riempiendola di complimenti. Nel Piccolo Mondo Tenebroso, nessuno
dimenticรฒ la lezione che Zuccotta aveva dato: la vera luce viene da dentro e
non dal colore o dalla forma.
E cosรฌ, da allora, ogni
anno, alla Festa delle Lanterne Tenebrose, una zucca verde sorride e brilla di
luce propria, insegnando a grandi e piccini che la diversitร รจ la magia piรน
luminosa di tutte.

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